Psicologia
Donna
RICOMINCIARE SENZA IL PARTNER
(Lutto - separazione)

Chi sperimenta una separazione assiste alla conclusione di un sogno di reciprocità, al fallimento di
un progetto insieme all'altro. Nei casi di rottura del rapporto di coppia, spesso chi se ne va è il più
forte psichicamente, infatti prende l'iniziativa chi possiede già dentro di sé la forza necessaria per
superare gli inevitabili disagi. Raramente la rottura è ricercata da entrambi i componenti della
coppia. In questi casi le "persone che hanno perso il partner" sono quelle che non hanno scelto di
separarsi, ma patiscono la scelta dell'altro. Si parla spesso del dolore che precede e accompagna la
separazione, raramente di quello che la segue. Chi viene lasciato prova dei forti sentimenti di
rancore per l'ex compagno, accettare del tutto la separazione sembra impossibile. Subentra un forte
desiderio di rivalsa per i torti subiti e contemporaneamente l'illusione che l'altro ritorni.
L'elaborazione di un fallimento affettivo si evolve in più fasi: la presa di coscienza, la rabbia, il senso
di colpa, la ristrutturazione della propria vita. La persona separata o divorziata va maggiormente in
crisi se non può avvantaggiarsi della rete di sicurezza offerta dalle persone vicine. Non è certo facile
imparare a gestire la propria solitudine . La peggior reazione però, dopo un insuccesso del rapporto
di coppia, è chiudersi in se stessi, colpevolizzarsi, cadere in una crisi di autosvalutazione, credere di
non poter amare o di non poter essere amati più da nessun altro. Ricominciare ad essere
protagonisti della propria vita, volgendo altrove i propri interessi, sembra inverosimile. In caso di
morte del partner, la separazione "certa" si colora di tonalità ancora più violente. Nelle prime fasi del
lutto, la persona che ha perso il partner rivolge tutti i suoi pensieri al proprio caro, non esiste altro. A
volte diviene impossibile accettare la realtà della perdita subita, molte sono le persone che tentano
di evitare il dolore. L'impegno più penoso è riadattarsi a vivere in uno spazio dove non c'è più la
persona amata. Il percorso del nostro sviluppo è segnato da perdite, da privazioni. Attraverso la
rinuncia si può imparare a crescere. Ciò che siamo nella vita, o ciò che diventiamo, è determinato
dalle nostre esperienze di perdita e dal modo in cui le viviamo, le metabolizziamo ed eventualmente
le superiamo. Capire come affrontiamo una separazione ci può aiutare a conoscere meglio anche la
nostra personalità. La perdita del partner certamente annienta, però, nel vuoto della assenza del
proprio caro, può attuarsi anche una rinascita personale, costruita sulla fiducia in sé e
sull'importanza dei legami affettivi.

A chi rivolgersi quando è finito un amore?

E' importante non sentirsi soli nel momento di smarrimento e lottare per ricostruire la propria vita,
accettando il cambiamento traumatico e imparando a guardare al proprio futuro. In molti casi la
vicinanza di persone care e amici sinceri può garantire un sollievo. Se la separazione è vissuta con
un disagio intenso al punto da rendere estremamente difficoltoso il condurre una normale esistenza
nel quotidiano, può rivelarsi importante rivolgersi ad uno psicoterapeuta di fiducia.
Un valido strumento di supporto psicologico può essere la partecipazione ad un gruppo di auto
aiuto guidato.
Sono gruppi sono formati da nuclei di persone che condividono un problema comune (come ad
esempio la perdita del partner), gruppi di confronto, di condivisione delle proprie emozioni, delle
proprie esperienze, con la supervisione e il coordinamento di uno psicoterapeuta.

Per poter partecipare all'attività di gruppo per persone che hanno perso il partner sarà necessario
prenotare un colloquio orientativo gratuito (Dott.ssa Mariacandida Mazzilli) chiamando il numero
06/61522466.
e mail: psicologiadonna@psicologiadonna.it
I gruppi si incontrano a Roma in Via Pascal , 6.

Il costo dell'attività di gruppo è di 80 euro mensili
Dott.ssa Mariacandida Mazzilli
Dott.ssa Mariacandida Mazzilli