Psicologia
Donna
Dott.ssa Mariacandida Mazzilli
FENOMENO FACEBOOK



Il fenomeno Facebook conferma la sempre crescente valenza mediatica di internet. Pur presentandosi
inizialmente come una specie di gioco, Facebook rappresenta una opportunità di creare e mantenere
relazioni più "reali" rispetto ad altre tipologie di chat, dato che l'utilizzatore è propenso ad utilizzare la sua
identità reale e non gli pseudonimi (i "nicknames") che garantiscono l'anonimato. Usare il proprio vero
nome permette di ritrovare e contattare persone conosciute realmente magari molto tempo prima e perse
ormai di vista (un esempio classico, gli amici del liceo di venti anni fa). Decidere se accettare o meno una
richiesta di amicizia o invitare qualcuno ad essere nostro amico ha quindi un significato relazionale che
allarga inevitabilmente i suoi effetti anche alla vita reale: rifiutare una amicizia potrebbe in qualche misura
"ferire" l'altra persona (e la protezione dello schermo permette di non sentirne troppo il senso di colpa),
mentre accettando una richiesta, si gratifica l'altro garantendosi il legame. Quella protezione data dal filtro
del computer può avere effetti interessanti anche sulle relazioni che "esistono" anche nella vita reale:
comunicare attraverso una tastiera può permettere, allentando i freni, di trovare il coraggio di esprimere
opinioni o sentimenti che forse manca di persona. Su Facebook si può "stare dentro" le relazioni, ma non
troppo, evitando di investirci eccessivamente. La fitta rete di contatti che si viene a creare determina anche
una serie di interessanti conseguenze sulla privacy, causate dal fatto che si è continuamente sotto lo
sguardo virtuale di una comunità di persone che saprà se siamo o no in linea o quando ci siamo stati
l'ultima volta, che leggerà tutto ciò che vorremo raccontare di noi. In realtà ognuno può decidere quanto e in
che modo essere presente su Facebook e questo garantirebbe una certa salvaguardia dei propri confini. Il
fenomeno è ormai talmente diffuso che non è possibile tracciare un profilo dell'utilizzatore "tipico" di
Facebook. Qualcuno lo userà come un antidoto alla solitudine e come sistema per creare una rete di
relazioni, per coloro che fanno un lavoro che necessita di un contatto in tempo reale con moltissime
persone (organizzatori di eventi, public relations etc.) rappresenta uno strumento nuovo e comodissimo e
molti si avvicinano a Facebook in momenti particolari della vita, caratterizzati da qualche importante
cambiamento. Su Facebook come per magia, si possono rintracciare amici di vecchia data, parlare ancora
insieme, ritrovarsi, confrontarsi, scambiarsi foto vecchie e nuove, ridere delle disavventure giovanili e tutto
questo riattiva contatti e magari vivacizza serate altrimenti solitarie. L'importante è evitare che il contatto
"virtuale" sostituisca totalmente quello reale, e che la rete di amicizie esista e si alimenti anche nella realtà.

Dott.ssa Mariacandida Mazzilli