Psicologia
Donna

“GLI UOMINI DEBOLI"  


Gli uomini deboli sono quelli che hanno difficoltà a riconoscere le proprie fragilità. A dire il vero tutti noi abbiamo delle fragilità, sia uomini che donne... tutti indistintamente. La differenza sta in chi ha il coraggio di entrare in contatto con se stesso e chi proprio non ce la fa, rifiutandosi categoricamente di confrontarsi con la sofferenza. E sì, perchè la vita ci sottopone continuamente al dolore, alle frustrazioni, all'abbandono. E' la vita appunto! Gli uomini deboli non sanno elaborare eventi frustranti, l'umiliazione per essere stati lasciati dalla propria compagna non li conduce ad attraversare il dolore, a mettersi in discussione e a migliorare se stessi no, niente di tutto questo. Gli uomini deboli rimangono travolti dalla rabbia, dall'odio, dall'invidia. Porre fine alla vita delle donne che dicono di aver amato sembra per loro l'unico farmaco possibile per stare meglio. Quanto orrore proviamo alla vista del sangue! quanti corpi dilaniati, squarciati, bruciati, immagini di cronaca televisiva che entrano nelle nostre cose ormai quotidianamente. Le nostre menti, per effetto del meccanismo di “abituazione” si stanno appunto “abituando” a questi scenari macabri e dolorosi e c'è il rischio che a breve tutto questo non ci farà più effetto. Si, lo so, lo so, la violenza contro le donne è sempre esistita per carità! Ma oggi quella incapacità degli uomini deboli di entrare in relazione con i sentimenti più profondi si sta facendo parecchio granitica nel modo di funzionare di alcune figure maschili...ragazzi, adolescenti, uomini adulti e anche anziani, tutte le età sono incluse. Gli uomini deboli sono fortemente competitivi con la partner, per lo più preferiscono compagne di vita che hanno una posizione sociale e professionale inferiore alla loro ma se con il tempo qualcosa cambia e la donna cresce professionalmente e/o socialmente, loro non riescono a gioire dei successi della loro compagna, macché! C'è una soglia di affermazione di sè che la donna non deve assolutamente oltrepassare. Non si deve permettere di farli sentire umiliati e inadeguati. L'immagine idealizzata di se stessi rischierebbe di sbriciolarsi nei confronti della società, della sua famiglia e allora sì che dobbiamo cominciare ad avere paura della loro malvagità. Si, lo so, lo so, non tutti gli uomini sono deboli, ci sono anche quelli che di fronte ad una frustrazione, ad un dolore, alla umiliazione di essere lasciati dalla compagna piangono, non si vergognano dei sentimenti che provano, sanno riconoscere tutto ciò che di bello si è condiviso fino alla rottura della relazione, sanno apprezzare il valore di chi è stato loro accanto fino a quel momento. Sanno abbracciare la donna anche se non li ama più e sanno anche sostenere i figli, costretti anche loro ad attraversare un momento di dolore e disorientamento per la separazione dei genitori. Non sentono il bisogno di umiliare verbalmente la propria compagna, responsabilizzarla del fallimento della relazione, aggredirla, svilirla, criticarla. Erano in due in quella relazione e in due si è responsabili della fine di una storia d'amore! L'anima degli uomini forti ha la consapevolezza della propria fragilità, sa che convivono in sé sia il maschile che il femminile, sa stare in piedi da sola, non ha bisogno di esistere e tenersi in vita solo con l'ausilio della presenza morbosa della partner. Gli uomini deboli invece hanno un'anima priva di un' essenza autonoma, hanno bisogno sin dall'inizio della relazione e sottolineo questo concetto: “DALL”INIZIO DELLA RELAZIONE, dello psicofarmaco-donna che li sostenga e dia loro quell'energia necessaria per esistere. Infatti l'anima interiore degli uomini deboli è proiettata completamente fuori di sé, non rimane dentro di sé, non si coltiva in sé. Quando la compagna desidera andarsene ecco che, insieme a lei, se ne vanno anche i loro sentimenti e rimane il vuoto, quel vuoto che fa girare la testa, che fa mancare il respiro e che si può riparare solo distruggendo la vita di quella donna che reclama di esistere anche senza quel partner che non amano più. Gli uomini deboli rimangono indietro nella scala evolutiva, non vogliono crescere, sono bimbi dispettosi e tiranni che diventano pericolosi, ossessivi e bisognosi fino a stare male. Quando gli viene tolto il giocattolino, sentono di non avere più potere sulla partner e avvertono lo sgretolarsi della propria anima. Come faccio a riconoscere se il mio partner o mio figlio o il mio datore di lavoro o mio padre o mio zio o mio cugino etc siano uomini deboli? Bisogna imparare ad osservarli nel momento in cui subiscono una frustrazione, qualsiasi frustrazione intendo...anche la più banale. E' proprio in quella reazione alla insoddisfazione che esprimono ciò che realmente sono.

  Dott.ssa Mariacandida Mazzilli



  Un quadro di Gianfranco Antoni.








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Dott.ssa Mariacandida Mazzilli