Psicologia
Donna

“Ma il narcisista ci vuole bene?"  


Ma il narcisista ci vuole bene? Era tutto vero il suo sentimento oppure ce lo siamo immaginato? Quando ci poniamo queste domande lo facciamo seguendo una nostra capacità empatica e sensibile di interpretare la realtà relazionale. La nostra è una visione a tutto tondo dove il partner abita in una dimensione in linea con noi, dove predomina la reciprocità. Ma questo è il nostro modo di vedere le cose, difficilmente il narcisista ragiona così. Dobbiamo sempre tenere presente che la personalità del narcisista non sa stare in piedi da sola, ha sempre bisogno di qualcuno che la tenga insieme. Infatti egli ha sempre bisogno di qualcuno che gli rimandi continuamente quanto sia speciale, bello, unico, intelligente etc. Con lui non è prevista la costruzione di una intimità profonda, non ci sono sentimenti condivisi ma a senso unico e tutto rema a suo favore naturalmente. Ci troviamo a disagio nel mostrargli la nostra vulnerabilità poichè in effetti non ne va matto anzi la userebbe contro di noi. Non sa che farsene delle nostra emotività, le nostre angosce lo infastidiscono. Il narcisista ci tiene ad una distanza di sicurezza emotiva, all' interno di uno spazio speciale dove non è consentito alla realtà autentica di entrare. Il tutto deve essere sempre filtrato da rimandi piacevoli che possono farlo sentire bene, accolto e valorizzato. Un confronto con la realtà autentica sarebbe percepita da lui come un'esperienza troppo traumatica, non è in grado di accoglierla. Non gli piacciono le critiche che possiamo esprimere nei suoi confronti, non conosce la fatica del mettersi in discussione. Per questo motivo ha un forte bisogno di farsi circondare solo da persone che lo proteggono, lo idolatrano, lo idealizzano in fin dei conti da tutti coloro che non riescono a vederlo nella sua vera identità. Smettere di adularlo vuol dire essere certamente scartati, rifiutati. Subito inseguirebbe passioni più urgenti che lo riporterebbero a quel famoso spazio speciale dove lui è al centro. Il narcisista deve sentirsi bene con se stesso, sentirsi a posto, non essere invaso dalla nostra emotività, dai nostri bisogni. La sua è un'affettività esclusivamente indirizzata alla sua persona. “Certo che ti voglio bene, certo che sei importante per me basta che tu sia in armonia con i miei bisogni però!” La nostalgia può esserci ma non è rivolta a noi in particolare come persone ma a come lo abbiamo fatto sentire. Il modo di voler bene del narcisista è un sistema chiuso all'interno del quale tutto quello che è affettivo deve essere necessariamente funzionale. Il narcisista non si può permettere il cambiamento, l'evoluzione. Stare in relazione con lui vuol dire rimanere fermi, congelati, non crescere emotivamente, non darsi la possibilità di amare profondamente. Si... perchè in teoria gli empatici avrebbero questa possibilità, lui no! Allora la domanda che dovremmo porci è: “ Ma noi ci vogliamo bene?” Insomma cosa ci trattiene in una relazione dove non possiamo concentraci sulla nostra persona e non possiamo coltivare noi stessi?

  Dott.ssa Mariacandida Mazzilli



  Un quadro di Salvatore Rodriquez.








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Dott.ssa Mariacandida Mazzilli