Psicologia
Donna

IL COGNOME DELLE DONNE, UN ROMANZO DI AURORA TAMIGIO  


Il racconto si svolge in Sicilia, periodo storico dai primi del Novecento fino agli anni '80. E' la storia di una famiglia dove le protagoniste sono le donne. C'è Rosa la nonna, Selma la figlia di Rosa e poi Patrizia, Lavinia e Marinella che sono le figlie di Selma. Ci sono anche Sebastiano Quaranta, il marito di Rosa, Santi Maraviglia il marito di Selma e poi Ferdinando e Donato i fratelli di Selma. Ma le figure maschili, alcune affettive e altre un po' meno, sembrano solo orbitare intorno ai personaggi femminili che, con grande umanità e profondità, sanno raccontarci cosa significhi essere donne all'interno di una società fatta di stereotipi di genere dove la figura femminile non è per nulla agevolata. In questo racconto si respira la forza delle donne, la capacità di essere unite, proteggersi, prendersi cura le une delle altre. Che bello tramandare le ricette di cucina, l'utilizzo della macchina da cucire ma anche la capacità di riflettere su ciò che accade intorno e salvaguardare quell'attenzione particolare alla propria indipendenza economica e soprattutto alla propria autonomia di pensiero (tema questo fondamentale per la costruzione di una solida identità femminile). Patrizia dice alle sue sorelle: “Lo sapete, vero, che il cognome delle donne è una cosa che non esiste. Portiamo sempre quelle di un altro maschio”. E Lavinia risponde alla sorella: “Vabbè, ma una può pure dire: da qui in poi il cognome è quello mio e di nessun altro. Comincia tu a tenerti il tuo e poi si vede.” Mamma e figlia così come nonna e nipoti e anche le sorelle tra loro litigano spesso, se ne dicono di ogni ma poi, quando il momento lo richiede, sanno essere presenti in tutti i modi, stringersi, sostenersi, piangere insieme, coccolarsi e godere anche di momenti di gioia per i successi e il benessere dell'altra. Questo romanzo ha aperto dolcemente in me tanti ricordi di quella che è stata ed è tutt'ora la mia realtà familiare tutta al femminile. Anche io ho avuto la fortuna di respirare la forza delle donne e la complicità tra prozie, nonne, nipoti, zie, cugine, mamma. Sono state la mia ancora di salvezza durante i miei periodi di difficoltà e dolore ma anche il mio punto di riferimento nella condivisione dei momenti di gioia. Mi piace molto lavorare con le donne e per le donne, in ogni paziente è come se riscoprissi ogni volta la vitalità e i sorrisi di mia madre, la passionalità di mia nonna Maria, l'intelligenza della mia prozia Anna, la forza di zia Tilde, la tenerezza delle mie nipoti Eleonora e Francesca, la dolcezza della zia Maria, il dolore della zia Giulia, la leggerezza di nonna Renata, la generosità di zia Clara, la complessità di mia cugina Roberta, la semplicità della mia prozia Lina, la sensibilità di mia cugina Claudia e l'indipendenza di mia cugina Ilaria. Alcune di queste donne della mia famiglia non ci sono più tuttavia intenso è stato il legame con loro che riesco ancora a sentirle fortemente con me e ci parliamo nei sogni. “Il cognome delle donne” potrebbe mostrare alle donne quanto costruttivo sia stare dalla parte delle donne con affetto. Spero che questo romanzo riesca ad emozionarvi così come ha emozionato me. Buona lettura!




  Dott.ssa Mariacandida Mazzilli








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Dott.ssa Mariacandida Mazzilli