“Mia madre non mi ha amato, per mio padre ero trasparente, lui non mi ha voluto bene…io non sono stato amato!”. Ci sono persone che non riescono nemmeno a pensarla ne tanto meno a pronunciarla una frase così dolorosa e disorientante anche se, nel profondo del loro cuore, lo sanno che è successo per davvero. Ma cosa sanno? Che non sono stati amati, non sono stati pensati, non sono stati voluti come era giusto che accadesse perché, in fondo, tutti vogliamo questo, abbiamo bisogno di questo. La carenza d’amore segna dentro una ferita che brucia, non solo quando si è piccoli, ma continua a fare male anche da adulti e no, non passa… Anzi, quando poi la vita ci costringe a subire lutti, abbandoni, frustrazioni ecco che, quella che pensavamo fosse una cicatrice, si lacera ancora più in profondità, lasciandoci con una sensazione depressiva che oscura il nostro sentire e si può anche arrivare a perdere se stessi e il mondo viene percepito come minaccioso. Si, perché, per chi non è stato amato, il problema più grande si nasconde proprio lì: nella mancanza di fiducia…la fiducia in sé e in quella degli altri. Ma proprio quando tutto sembra perduto, ecco che il nostro organismo psichico ci offre un immenso potenziale di guarigione ed è coraggioso chi vuole conoscerlo e avvalersi così dei propri strumenti interiori per poter andare avanti… Ma cosa vuol dire avere il coraggio di andare avanti dopo una ferita dell’anima? Dopo una esperienza dolorosa? Il coraggio è un atto sconsiderato, è una forza che crea movimento, è una fatica che conduce al cambiamento e di conseguenza alla libertà. Quando soffriamo possiamo scegliere la strada dell’ onnipotenza o quella dell’umiltà’. L’onnipotenza ci imprigiona nel vittimismo, nella conservazione, nel piangerci addosso e crea il disagio psichico, in casi più estremi, la malattia. L’umiltà aiuta a muoverci, si lega al coraggio che produce infine cambiamento. Esiste il coraggio di avere paura, il coraggio di arrabbiarsi, il coraggio di esprimersi, di desiderare, di rischiare, di amare etc…Chi sceglie il coraggio preferisce vivere e non sopravvivere.

Un quadro di Briton Riviere