Psicologia
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LA VITA, QUANDO DENTRO DI NOI CONVIVONO GLI OPPOSTI


Non provo molta simpatia per gli "entusiasti della vita", per tutti coloro che sono sempre allegri, che dichiarano costantemente che la vita sia straordinaria e che ti danno una pacca sulla spalla quando sei triste o addolorato e ti dicono: " dai non stare giù...la vita è bella, guarda il sole!". La vita non è nè bella nè brutta, la vita è... e basta! Dentro di noi ci sono il bene e il male, la gioia e la tristezza, la rabbia e la tenerezza, l'amore e l'odio, il pensiero della morte e quello della vita. Nella nostra psiche tantissimi opposti convivono continuamente. Quando si sta bene non si ha quasi mai la spinta per cambiare e imparare, va bene così, solo quando si sta male e si tocca la sofferenza fino in fondo si avverte un incredibile impulso verso una trasformazione, non si è più quelli di prima e il più delle volte si diventa persone migliori. Diffido di coloro che allontanano in tutti i modi il dolore, rischiano di congelare la loro vera identità e di relazionarsi in modo non autentico. Il dolore ci rende consapevoli e svegli, capaci di comprendere ciò che è bene e ciò che è male. Forse siamo pronti ad amare qualcuno, quindi a far nascere un nuovo amore solo quando accogliamo l'idea che l'altro possa lasciarci, morire o tradirci ciò solo quando facciamo coesistere il pensiero della vita di quel nuovo legame contemporaneamente con l'idea della sua morte, della sua fine. Anche se si è giovani si può smettere di amare e si può morire dentro... sto parlando della morte più terribile, quella che annulla le emozioni sia belle che brutte.

I vivaci colori di un quadro di Claude Monet.








Dott.ssa Mariacandida Mazzilli
Dott.ssa Mariacandida Mazzilli