Psicologia
Donna

LE DONNE E LA VIOLENZA (BISOGNA AVERE PAURA)


Violenza fisica e violenza psicologica sono strettamente connesse. Quando un uomo picchia la sua donna è raro che lo faccia così, di punto in bianco, il suo disegno (già coltivato e preparato da tempo) è quello di voler dimostrare che è lui a comandare e lei non deve far altro che comportarsi bene. Lo scopo di qualsiasi violenza è sempre il dominio. Nella semplice lite anche se si alzano i toni e a volte ci si azzuffa, c’è, alla base del rapporto, una situazione di parità, una simmetria tra i due partner. La violenza invece esiste quando predomina l’asimmetria nella relazione cioè quando la donna viene dominata e annientata, naturalmente questo quadro dell’orrore con l’amore non ha proprio niente a che fare! Parole, gesti e discorsi tendono a squalificare la partner, a renderla insicura e a farle del male, tutto questo significa rifiutare l’altro e considerarlo come oggetto. Il terrore può avere inizio con uno sguardo di disprezzo, una parola umiliante, un tono minaccioso, un ricatto o una intimidazione. La violenza fisica subentra quando la donna comincia a pronunciare i primi “NO”. La maggior parte delle aggressioni avvengono in privato perché l’aggressore ci tiene a conservare una buona immagine di se stesso agli occhi della gente. L’obiettivo certo è controllare la vittima, lei è in suo possesso, isolarla dalla sua famiglia d’origine, dalle sue amiche. La donna non può avere vita sociale ma tutto deve orbitare intorno a lui! Per lei deve esistere solo lui e basta! Chi frequenta la coppia viene accuratamente allontanato se mostra qualche perplessità circa il comportamento dell’uomo(anche queste persone sono manipolate dal partner dominante). Questo tipo di uomo è patologicamente geloso, stiamo parlando di una gelosia senza freni, impossibile da quietare anche con spiegazioni razionali. Vi è da parte dell’uomo un pericoloso rifiuto della realtà. Le donne incontrano grandi difficoltà a interrompere questo tipo di relazioni, a volte a metterci lo zampino è anche la posizione sociale inferiore della donna. E’ importante chiedere aiuto, ripercorrere, con chi è estraneo alla coppia, un percorso di comprensione e di presa di consapevolezza di come si è cadute in trappola. Diventa fondamentale imparare a dare le responsabilità  al proprio aggressore, imparare a porre dei limiti e a sviluppare una capacità di autonomia poichè, se si è scivolate in una gabbia così pericolosa è anche perché esiste una forte dipendenza dal partner.  Bisogna imparare a leggere i segnali che questi uomini esprimono dall’inizio del rapporto e AVERNE PAURA, la paura aiuta a non perdere di vista la realtà. Scollarsi dalla morsa dell’uomo che vi vuole sottomesse e che non vi ama e allontanarsi più in fretta possibile prima che sia troppo tardi è il miglior regalo che possiate donare a voi stesse. L’amore, quello vero, arriverà solo quando sarete libere.


Un quadro di Edvard Munch.


Dott.ssa Mariacandida Mazzilli
Dott.ssa Mariacandida Mazzilli